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Percorso rosso (Km 12 ca.)
Per circa tre quarti la superficie del Parco è occupata dal bosco che, pur essendo degradato per cause antropiche, conserva ben evidenti le caratteristiche del querceto originario, con predominio di Farnia, Rovere, Betulla, Pino silvestre sulle alture moreniche ed Ontano nero nelle zone umide.
Lungo tutto il percorso consigliato è possibile ammirare con un po' di fortuna (e di perizia) alcuni esemplari della fauna selvatica tipica della zona: Scoiattoli e piccoli Roditori, Insettivori, Lepri, un'ottantina di specie di Uccelli prevalentemente frequentanti il bosco o i ristretti ambienti aperti ad esso intercalati, Anfibi, Rettili ed Invertebrati comuni e - solo eccezionalmente - qualche Mustelide (Faina, Donnola) o Volpi.
Il percorso parte da "Stra di Valett"(n. 8) ed attraverso una zona in cui sono presenti a tratti il querceto con buoni esemplari di Farnia, a tratti un robinieto sostanzialmente povero, raggiunge "Stra' di Pianel da Gatic" (n. 1 ) e la segue fino ad incontrare il "Sente' di Busch" (n. 5): la Robinia contende efficacemente alla Farnia gli spazi di rinnovazione, il Castagno è vieppiù presente, insieme alle betulle e ad altre specie minori per diffusione, ma comunque significative (v. Ciliegio selvatico, Tiglio comune). Il tratto iniziale del "Sentè di Busch", non compreso nel percorso, permette di ammirare i migliori esemplari di Pino silvestre; per il resto farnie, roveri, qualche cerro, insieme a betulle, castagni, robinie in quantità contenuta, compongono la fascia boschiva naturalisticamente più interessante dell'area protetta.
Il "Sentè di Busch" viene percorso fino ad un nuovo incrocio con "Stra' di Pianel da Gatic" (n. 1 ) all'altezza del quale occorre voltare a sinistra, seguire per breve tratto "Sentè dal Mött''(n. 9) e "Stra' di Sell" (n. 15) per imboccare poi "Sentè dal Foss" (n. 17) ed infine "Sentè dal Custon" (n. 16). Questo, attraversa una zona di brughiera in cui i boschetti di Farnia si fanno radi, la Betulla si comporta da pioniera in aree non boschive ed incominciano a presentarsi in modo diffuso Pino rigido e soprattutto Pino strobo (entrambi considerati "naturalizzati").
Successivamente, lungo Stra' d'la Buscarola (n.4) e Stra' Nova dal Pinin (n. 7) si cammina tra due "mondi" forestali completamente diversi: a destra una pineta artificiale di strobi, nella cui atmosfera ovattata è facile e piacevole immergersi per una variante (od una sosta) particolarmente riposante; a sinistra il bosco misto tipico, con buoni esemplari di querce d'alto fusto e tratti in cui predominano Pino silvestre e Pino rigido.
Lungo "Stra' dal Muntasc" (n. 3) si è colpiti dalla eterogenea composizione del soprassuolo, determinata dalla frammentarietà degli interventi effettuati fino all'istituzione del Parco: il ceduo di Castagno degradato si alterna alla Robinia, ma querce esemplari ed altre latifoglie testimoniano ancora una volta la fertilità dei suoli rispetto alla cenosi originaria.
L'ultimo tratto del percorso ["Stra' di Lagon" (n. 2), "Sentè dal Mött"(n. 3) e "Stra' di Valett" (n. 8)] riconduce al punto di partenza attraverso una zona in cui, fatta eccezione per la cintura di vegetazione intorno al Lagone, l'ingresso massiccio di Robinia (spettacolare la sua fioritura primaverile) in coltivi o boschi abbandonati diventa motivo dominante e di sperimentazione per la conversione ad alto fusto della stessa.
La vegetazione del sottobosco, il cui strato arbustivo è dominato da Nocciolo e Sambuco, è mediamente acidofila e presenta fra l'altro, Felce aquilina, Frangola, Brugo, Mirtillo, Fior di Maggio, Verga d'oro, Luzula spp., Ginestra dei carbonai, Mughetto, Campanellino, Pervinca, Felce femmina, Rovo, Dente di cane, Anemone nemorosa.
Importante la presenza di specie a protezione assoluta quali Gentiana pneumonanthe ed Osmunda regalis.
Circa 150 le specie di macromiceti censite a tutt'oggi.
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